Statuto AVSC ed 2013

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Associazione Veneta Scout Cattolici

Statuto

ed. 2013

 

modifiche approvate dall’Assemblea Generale il 31 maggio 2013

 

S t a t u t o

ed. 2013

 TITOLO PRIMO: PRINCIPI

 

 

 

Art.1 – Oggetto Sociale

 

E’ costituita in Padova l’Associazione Veneta Scout Cattolici con il seguente oggetto sociale: l’Associazione, che aderisce al movimento scout, si prefigge, in armonia con la formazione cattolica, lo sviluppo morale, civile e fisico dei giovani ad essa associati.

 

L’Associazione ha finalità di promozione sociale ai sensi dell’art. 2 L.383/2000 e svolge attività di utilità sociale a favore degli associati, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e della dignità degli associati.

 

L’Associazione può operare nel campo della Protezione Civile, svolgendo attività di prevenzione e soccorso in vista o in occasione di eventi calamitosi nonché attività di formazione e addestramento nel rispetto delle finalità dell’oggetto sociale, con modalità eventualmente esplicitate nel Regolamento Educativo.

 

 

 

Art.2 ‐ Sede

 

L’Associazione ha sede presso il domicilio del Capo Scout, suo legale rappresentante pro‐tempore.

 

Il Consiglio Direttivo può istituire sedi secondarie ovunque sul territorio italiano, con sua semplice deliberazione.

 

 

 

Art.3 ‐ Regolamentazione

 

L’attività dell’Associazione è regolamentata dal presente statuto che, dalla data della sua approvazione, sostituisce i precedenti.

 

Per quanto attiene la componente prettamente tecnica e metodologica, si demanda al Regolamento

Educativo.

 

 

 

Art.4 ‐ Metodo

 

Il metodo educativo seguito è quello originale ideato da Baden Powell e che si rileva dalle sue pubblicazioni:

 

a)   Promessa e Legge liberamente accettate

b)   Programma attraente di vita all’aria aperta

c)     Sistema di progressione per stimolare interessi ed attitudini d)   Educazione del carattere basata sul sistema di pattuglia

 

 

Art.5 ‐ Struttura

 

L’Associazione  ha  struttura  democratica  ed  è  indipendente  nei  confronti  di  partiti  ed  organizzazioni politiche.

 

 

 

Art.6 – Rapporti con le altre Associazioni

 

L’Associazione stabilisce rapporti di fraternità con altre associazioni scout italiane ed estere e rapporti di collaborazione con altri enti e/o associazioni che hanno come fine l’educazione della gioventù.

 

 

 

Art.7 – La Promessa

 

La PROMESSA è alla base del metodo scout ed è cosi formulata: CapieDirigenti:

“ Con l’aiuto di Dio, sul mio onore prometto di adempiere ai miei obblighi di Capo (Dirigente) e di essere esempio di lealtà e di responsabilità.”

 

EsploratorieRover:

 

“ Sul mio onore prometto di fare tutto il possibile per adempiere al mio dovere verso Dio, la Patria e la

Famiglia, aiutare il mio prossimo ed osservare la Legge Scout.” Lupetti:

“ Prometto di fare del mio meglio per amare Dio, la Patria e la Famiglia, osservare la Legge del Branco e fare ogni giorno una buona azione.”

 

Castorini:

 

“ Desidero amare Dio, la famiglia e gli altri; osservare la Legge della Colonia e fare bene ogni cosa.”

 

 

 

Art.8 – La Legge

 

La Legge Scout è la seguente:

 

1.   Lo scout tiene fede alla parola data

2.   Lo scout è leale e coraggioso

3.   Lo scout si rende utile al prossimo

4.   Lo scout è amico di tutti e fratello di ogni altro scout

5.   Lo scout è generoso, forte e perseverante

6.   Lo scout è rispettoso e protegge gli animali e le piante

7.   Lo scout sa obbedire

8.   Lo scout è sempre sereno e cortese

9.   Lo scout è operoso ed economo

10. Lo scout è puro nei pensieri, parole ed atti

 

 

La legge del Branco è la seguente:

 

1.   Il Lupetto ascolta il vecchio lupo

2.   Il Lupetto non cede a se stesso

 

La legge della Colonia è la seguente:

 

1.   Il Castorino è felice insieme agli altri

2.   Il Castorino gioca, canta, lavora e prega

 

 

 

Art.9 – Il Motto

 

Il motto dei Castorini è: “CONDIVIDERE”

 

Il motto dei Lupetti è : “ DEL NOSTRO MEGLIO “ Il motto degli Esploratori è : “ SII PREPARATO ”

Il motto dei Rover è : “ SERVIRE “

 

Il motto dei Capi e dei Dirigenti è : “ SII D’ESEMPIO “

 

 

 

Art.10 – Il Patrono

 

Il Patrono dell’ Associazione è San Giorgio Martire.

 

 

 

Art.11 – Lo Stemma

 

Lo stemma dell’Associazione è il giglio blu su croce di colore rosso in campo bianco. Le bandiere utilizzate sono:

     la bandiera Italiana

     la bandiera Europea

     la bandiera associativa di colore bianco con giglio blu su croce rossa

     la bandiera della Regione Veneto

     la bandiera federale (in caso di adesione a federazione scout)

     la bandiera confederale (in caso di adesione a confederazione scout)

 

La modalità d’uso delle bandiere è disciplinata da specifico articolo del Regolamento Educativo.

 

 

TITOLO SECONDO: SOCI

 

 

Art.12 – I Soci

 

L’ Associazione è aperta a tutti coloro che accettano i principi espressi nello statuto dell’ Associazione stessa.

 

 

 

Art.13 – L’iscrizione

 

L’iscrizione all’Associazione, comprovata dal possesso della tessera, da diritto alla qualifica di Socio. L’iscrizione deve essere rinnovata annualmente mediante il versamento della quota di tesseramento.

La domanda di iscrizione deve essere sottoscritta dal richiedente e se minore, da chi esercita la potestà

parentale e presentata al Capo Gruppo.

 

L’accettazione od il rigetto della domanda viene deliberata dal Consiglio Direttivo, sentito il parere del Capo

Gruppo.

 

 

 

Art.14 – Le età

 

La suddivisione per classi dei soci è la seguente:

 

     5 / 8 anni Castorini/e

     8 / 12 anni Lupetti/e

     12 / 16 anni Esploratori/ici

     16 / 20 anni Rover e Scolte

 

Al di fuori delle branche vi sono:

 

     Soci Dirigenti

     Scout Adulti

     Rappresentanti dei genitori

     Soci Onorari

 

 

 

Art.15 – L’associazione e la politica

 

I soci non possono intervenire in uniforme a riunioni o manifestazioni di carattere politico.

 

I  soci  non  possono  aderire  a  riunioni  o  manifestazioni  di  carattere  politico  in  veste  di  membri dell’Associazione.

 

L’adesione all’Associazione è incompatibile con la militanza partitica.

 

 

 

Art.16 – Decadenza Soci

 

Il socio decade dalla sua qualità per i seguenti motivi:

 

     Dimissione volontarie inviate per lettera al Consiglio Direttivo

     Mancato rinnovo del tesseramento annuale, equiparato a dimissioni volontarie

     Allontanamento deliberato dal Consiglio Direttivo

 

 

 

Art.17 – I Dirigenti

 

Sono Soci Dirigenti:

 

     I membri del Consiglio Direttivo

     I capi in servizio

     Gli Assistenti Religiosi che prestano l’assistenza spirituale ai gruppi

 

L’età minima per essere Capo‐Educatore è di 18 anni.

 

Per  essere  Capo‐Educatore  è  indispensabile  aver  seguito  l’iter  formativo  a  norma  di  Regolamento

Educativo.

 

 

 

Art.18 – Gli Scout Adulti

 

Rientrano nell’ambito “ Scout Adulti “ tutti coloro che, volendo intraprendere o continuare un’esperienza scoutistica dopo il compimento del diciottesimo anno di età, pur non impegnandosi in attività di branca, accettano i principi e gli scopi dell’Associazione .

 

Essi entrano a far parte del “ Gruppo Scout Adulti “(vedi Regolamento Educativo).

 

 

 

Art.19 – Soci Onorari

 

Possono essere nominati “ Soci Onorari “ persone che hanno operato all’interno dell’A.V.S.C. o che all’esterno di essa, hanno svolto o svolgono particolari mansioni o azioni in conformità ai principi ed allo spirito dell’A.V.S.C. La nomina avviene su delibera del Consiglio Direttivo.

 

 

 

Art.20 – Le branche

 

L’Associazione, diretta dal Capo Scout, è costituita nelle singole branche da unità maschili, femminili o miste; la scelta della formula più opportuna è demandata al Consiglio di Gruppo, previa autorizzazione del Capo Scout.

 

 

 

 

TITOLO TERZO: ORGANI CENTRALI

 

 

Art.21 – Organi Centrali

 

Sono Organi Centrali:

 

     Assemblea Generale

     Consiglio Direttivo

     Consiglio Tecnico

 

 

 

Art.22 – Assemblea Generale

 

L’Assemblea Generale è composta da :

 

a)   Consiglio Direttivo b)   Capi Gruppo

c)     Consiglio Tecnico (Commissariato alle Branche + Comitato Tecnico)

d)   Coordinatore dei Gruppi Scout Adulti e)   Magister dei Gruppi Scout Adulti

f)      Due genitori delegati per Gruppo (oltre al Capo Gruppo ), nominati dal Consiglio di Gruppo; i delegati devono essere scelti tra coloro che hanno maggiore esperienza e/o anzianità all’interno del Consiglio di Gruppo

g)   Assistente Religioso Generale h)   Revisori dei conti

i)      Rappresentanti dei rover maggiorenni l)        Coordinatori delle Comunità Capi

 

 

L’Assemblea Generale è:

 

     L’Organo elettivo del Consiglio Direttivo e dei Revisori dei Conti,

     L’Organo deliberante su proposte di modifica dello Statuto,

     L’Organo che approva il bilancio dell’Associazione.

     L’Organo che delibera lo scioglimento dell’Associazione.

 

 

 

Art.23 – Assemblea Generale, presidenza e segretario

 

L’Assemblea Generale è presieduta dal Capo Scout ed il Segretario Generale provvede alla stesura del verbale ed  alle  altre  incombenze di  carattere formale. In  mancanza del  Capo  Scout  o  del  Segretario Generale l’Assemblea eleggerà il presidente e/o il segretario tra i convenuti.

 

 

 

Art.24 – Assemblea Generale, convocazione

 

L’Assemblea Generale deve essere convocata dal Consiglio Direttivo almeno una volta all’anno per l’approvazione  del  rendiconto,  nonché  ogni  volta  che  il  Consiglio  Direttivo  lo  ritenga  necessario. L’Assemblea Generale deve essere convocata a cura del Consiglio Direttivo in presenza di richiesta motivata da parte di almeno un terzo degli aventi diritto alla partecipazione. In caso di inerzia da parte del Consiglio Direttivo, dopo 30 giorni dalla richiesta motivata, l’Assemblea Generale può essere convocata a cura degli stessi richiedenti.

 

In tutti i casi la convocazione deve contenere il luogo dove si terrà l’Assemblea nonché l’ordine del giorno e deve essere portata a conoscenza dei Gruppi locali, per l’opportuna divulgazione, almeno venti giorni prima.

 

 

 

Art.25 ‐ Assemblea Generale, quorum

 

L’Assemblea generale, in prima convocazione, è validamente costituita con la presenza di almeno due terzi degli aventi diritto e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti; in seconda convocazione è validamente costituita con la presenza di almeno due rappresentanti per ognuno dei punti a), b), c), f), l) dell’articolo 22 del presente Statuto e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti. Ogni convenuto ha diritto ad un voto fatta eccezione per chi ricopre più cariche: ogni carica di cui all’Art. 22 da diritto ad un voto. Non sono ammesse deleghe.

 

Per le modifiche statutarie è richiesta la presenza di almeno due terzi degli aventi diritto e la delibera avviene con il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti

 

Per deliberare lo scioglimento dell’Associazione è necessario il voto favorevole dei tre quarti degli aventi diritto.

 

 

 

Art.26 – Consiglio Direttivo, componenti

 

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione è composto da:

a)   Capo Scout, che lo presiede b)   Vice Capo Scout

c)     Segretario Generale d)   Tesoriere Generale

 

La maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo, ed in ogni caso il Capo Scout, devono essere genitori di iscritti.

Alle riunioni del Consiglio direttivo partecipano di diritto:

 

     Il Commissario Generale alle Branche in qualità di membro aggiunto, con diritto di voto

     L’Assistente Religioso Generale, con diritto di voto

 

 

 

Art.27 – Consiglio Direttivo, elezione

 

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione viene eletto ogni tre anni dall’Assemblea Generale. I partecipanti all’Assemblea Generale in quanto elettori sono eleggibili.

L’Assemblea elegge separatamente il Capo Scout e gli altri membri del Consiglio Direttivo in maniera diretta.

 

Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, venga successivamente a mancare un membro del Consiglio Direttivo, questi  dovrà  essere  sostituito  con  il  primo  dei  non  eletti  o,  in  mancanza,  dovrà  essere  convocata l’Assemblea Generale per la sua elezione. In caso di remissione dell’incarico o decadenza del Capo Scout, il Vice Capo Scout dovrà convocare l’Assemblea Generale per la nuova elezione entro 60 giorni, con le modalità stabilite dall’Art. 24.

 

 

Art.28 – Consiglio Direttivo, compiti

 

Al Consiglio Direttivo competono tutti gli obblighi ed i diritti derivanti dallo Statuto e dai Regolamenti dell’Associazione. In particolare al Consiglio Direttivo è demandata l’ordinaria gestione dell’Associazione, e potrà pertanto effettuare tutto quanto riterrà opportuno per il raggiungimento dello scopo sociale, quindi a titolo esemplificativo potrà secondo necessità istituire commissioni di lavoro ad hoc, nominare incaricati con deleghe specifiche.

 

Potrà altresì deliberare l’adesione a, o il recesso da, federazioni, confederazioni, sia nazionali che internazionali e su quant’ altro non demandato, per statuto o regolamento educativo, all’ assemblea o altri organi centrali.

 

 

Art.29 – Consiglio Direttivo, convocazione

 

Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qual volta il Capo Scout lo ritenga necessario o quando ne sia fatta richiesta dalla metà dei suoi componenti.

 

La convocazione, priva di formalità, può avvenire con ogni mezzo ma deve essere fatta a tutti i membri con un preavviso minimo di otto giorni.

 

La riunione del Consiglio Direttivo è valida quando sia presente la maggioranza dei suoi componenti e le decisioni sono validamente prese con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti; in caso di parità, se i votanti sono in numero superiore a due, il voto del Capo Scout è prevalente.

 

Le riunioni dovranno risultare da regolare verbale sottoscritto dal redattore dello stesso.

 

 

Art.30 – Consiglio Tecnico, composizione

 

Il Consiglio Tecnico è composto da:

a)   Commissario Generale alle Branche b)   Commissario alla Branca Castorini

c)     Commissario alla Branca Lupetti

d)   Commissario alla Branca Esploratori e)   Commissario alla Branca Rover

f)      Commissario alla Formazione Capi

g)   Commissario ai Servizi e alle Forniture

h)   Commissario alla Comunicazione ed alla Stampa i)           Commissario alle Case e ai Terreni di Caccia

j)      Commissario alle Cerimonie

k)   Coordinatore dei Gruppi Scout Adulti l)   Commissario ai Rapporti Federali

Nelle sue funzioni il Consiglio Tecnico è suddiviso in:

1) Commissariato alle Branche, composto da:

a)   Commissario Generale alle Branche che lo coordina b)   Commissario alla Branca Castorini

c)     Commissario alla Branca Lupetti

d)   Commissario alla Branca Esploratori e)   Commissario alla Branca Rover

2) Comitato Tecnico, composto dal Commissario Generale alle Branche, da tutti i rimanenti Commissari e dal Coordinatore Scout Adulti. Esso è coordinato  da un membro del Consiglio Direttivo all’uopo incaricato dallo stesso Consiglio Direttivo.

 

 

 

Art.31 – Consiglio Tecnico, elezioni

 

I Commissari, di cui alle lettere a), b), c), d), e) vengono eletti dall’Assemblea dei Capi e nominati dal Capo

Scout.

Il Coordinatore dei Gruppi Scout Adulti ed i Commissari di cui alle lettere   f), g), h), i), j) e l) vengono nominati dal Capo Scout.

I Commissari e il Coordinatore dei Gruppi Scout Adulti rimangono in carica per due anni e possono essere

riconfermati.

 

Ai seguenti    Commissari viene richiesta un’esperienza di servizio attivo presso una delle branche per almeno due anni:

   Commissario Generale alle Branche

   Commissario alla Branca Castorini

   Commissario alla Branca Lupetti

   Commissario alla Branca Esploratori

   Commissario alla Branca Rover

   Commissario alla Formazione Capi

   Il Coordinatore dei Gruppi Scout Adulti

 

 

 

In caso di vacanza o necessità, il Capo Scout può ricoprire l’incarico e rappresentare qualsiasi Commissario, o nominare un Commissario in sostituzione, che decade con gli altri Commissari, a compimento del loro mandato.

 

 

Art.32 – Consiglio Tecnico, compiti

 

Il Capo Scout, sentito il parere del Consiglio Direttivo, incarica al coordinamento delle attività ed alla programmazione della linea pedagogica dei vari settori, i Capi che compongono il Consiglio Tecnico

 

 

Art.33 – L’Assistente Religioso Generale

 

La formazione religiosa degli iscritti è affidata agli Assistenti Religiosi di Gruppo.

 

L’Assistente Religioso Generale è la figura in Associazione promuove e anima la formazione Religiosa degli iscritti.

 

 

Art.34 – Revisori dei conti

 

I revisori dei conti, nel numero di due, controllano la gestione economico/finanziaria dell’Associazione e ne verificano la corrispondenza ai fini sociali indicati nel presente Statuto. I revisori dei conti devono essere eletti dall’Assemblea Generale tra i genitori degli iscritti all’Associazione e durano in carica tre anni. In caso di dimissioni o decadenza subentrerà il primo dei non eletti. Se mancante, i capi gruppo nomineranno tra loro un revisore supplente fino alla prima assemblea utile. Dopo l’approvazione del Bilancio l’assemblea nominerà il/i revisore/i mancante/ti.

 

 

Art.35 – Rover maggiorenni

 

Ai fini della partecipazione all’ assemblea di cui all’ art. 22 i rover e le scolte maggiorenni scelgono un loro rappresentante ogni 15 rover/scolte ultradiciottenni, con il minimo di uno. L’ elezione avviene a ridosso dell’Assemblea Generale, ed i rappresentanti così eletti durano in carica un anno.

 

 

 

 

 

Art.36 – Il Gruppo


TITOLO QUARTO: ORGANI LOCALI

 

 

Il Gruppo è l’organismo educativo fondamentale per l’attuazione del metodo Scout. Si suddivide in:

1)   Branche formate da una o più unità:

     Castorini/Castorine (Colonia)

     Lupetti /Lupette (Branco)

     Esploratori/Esploratrici (Reparto)

     Rover (Clan)

2) Comunità Capi (Co.Ca)

3) Consiglio dei Genitori

 

 

 

Art.37 – Il Gruppo, nascita

 

Il Gruppo sorge per iniziativa di una o più persone che si assumono nei confronti delle famiglie e della comunità presso la quale sorge, la responsabilità educativa dei soci che accettano lo Statuto ed il Regolamento Educativo dell’Associazione.

 

Il Gruppo viene riconosciuto dal Consiglio Direttivo dell’Associazione, previa indagine preliminare.

 

Anche nel caso di richiesta di affiliazione dal parte di un Gruppo o di una associazione esistenti il Consiglio di Direttivo delibera previa indagine preliminare

 

 

 

Art.38 – Consiglio di Gruppo, componenti

 

Il Gruppo è gestito dal Consiglio di Gruppo che è presieduto dal Capo Gruppo ed è composto da:

 

    Consiglio dei Genitori (Rappresentanti dei Genitori)

    Comunità Capi (Capi in servizio presso il gruppo e Coordinatore Comunità Capi)

    Assistente Religioso di Gruppo

 

 

 

Art.39 – Consiglio di Gruppo, compiti

 

Al Consiglio di Gruppo, convocato periodicamente dal Capo Gruppo, spettano i seguenti compiti:

 

    Elaborare, promuovere e verificare il Progetto di Gruppo

    Curare i rapporti con i genitori, la comunità e  le istituzioni al fine di incrementare la collaborazione tra famiglie, territorio ed Associazione

    Attuare le norme direttive emanate dal Consiglio Direttivo

    Nella doverosa autonomia organizzativa dei Capi Unità collabora logisticamente con loro per la fruttuosa effettuazione di uscite ed altre attività

    Redigere il bilancio preventivo ed approvare il bilancio consuntivo entro il mese novembre

    Proporre le ricompense e le sanzioni al Consiglio Direttivo a norma di Regolamento Educativo.

 

 

 

 

Il Consiglio di Gruppo risponde delle obbligazioni assunte in nome e per conto del Gruppo stesso.

I membri del Consiglio di Gruppo che per tre sedute consecutive, senza gravi e fondati motivi, restano assenti dal Consiglio, sono automaticamente decaduti dalle loro funzioni e subentrano loro i primi non eletti.

Il Consiglio di Gruppo, qualora lo ritenesse necessario per particolari esigenze di gruppo potrà cooptare altri genitori.

 

 

 

Art.40 – Consiglio dei Genitori, componenti

 

Il Consiglio dei Genitori è composto da:

 

    Capo Gruppo, che lo presiede

    Segretario/Tesoriere

    Almeno un Consigliere per ogni branca presente in Gruppo.

 

Il genitore decade automaticamente dalla carica in seno al Consiglio nel momento in cui non abbia più figli iscritti al Gruppo.

Il Consiglio dei Genitori fa parte del Consiglio di Gruppo e svolge i compiti di cui all’Art. 39.

 

 

 

Art.41 – Consiglio dei Genitori, elezione

 

Entro il mese di Novembre i genitori degli iscritti alle Branche eleggono i loro rappresentanti, le elezioni sono presiedute dal Capo Gruppo uscente, con la presenza del Capo Scout o di un suo delegato. I componenti del Consiglio dei Genitori uscente possono essere rieletti.

 

L’elezione sarà valida, in prima convocazione, se  presenti almeno i  genitori del 51% degli iscritti  alle

Branche, in seconda convocazione, presenti due genitori di iscritti per Branca.

 

Per ogni iscritto può votare un solo genitore, e comunque in rappresentanza di ogni iscritto.

 

Ogni genitore porta in Assemblea un numero di voti pari al numero di figli iscritti che rappresenta. L’assemblea così costituita elegge il Capo Gruppo ed il tesoriere/segretario.

I genitori, suddivisi per branca, eleggono il loro rappresentante/i.

 

Nel caso in cui, per qualsiasi motivo, venga successivamente a mancare un Consigliere, questi dovrà essere sostituito con il primo dei non eletti o, in mancanza, dovrà essere convocata l’Assemblea dei genitori per la sua elezione.

 

 

Art.42 – Comunità Capi, componenti e compiti

 

La Comunità Capi, (Co.Ca), è formata dai Capi dello stesso Gruppo; a rappresentarla nei confronti degli altri organi associativi è nominato dalla Co.Ca. stessa il Coordinatore di Comunità Capi.

Il  funzionamento  e  gli  obiettivi  della  Comunità  Capi  sono  rimandati  al  Regolamento  Educativo  e

comprendono:

 

    Attuazione del Progetto di Gruppo

    Applicazione fedele del Metodo

    Coordinamento delle Attività

    Curare il percorso formativo dei Capi

 

 

 

Art.43 – Capo Gruppo

 

Il Capo Gruppo rappresenta il Gruppo nei confronti dell’Associazione e di terzi.

Le funzioni del Capo Gruppo investono tutto quanto può interessare lo sviluppo ed il buon funzionamento del Gruppo stesso. In particolare:

 

    Rende operanti le norme direttive dell’Associazione e tutte le disposizioni del Consiglio Direttivo

    Presiede e coordina il Consiglio di Gruppo che convoca periodicamente

    Su semplice richiesta del Consiglio Direttivo trasmette i verbali delle riunioni di Gruppo, i resoconti dei campi e, al termine dell’anno Scout, la relazione sullo stato del Gruppo

    Nella  doverosa  autonomia  organizzativa  dei  Capi  Unità  collabora  con  loro  per  la  fruttuosa effettuazione di uscite ed altre attività

    Intrattiene rapporti esterni con Istituzioni locali e parrocchiali

 

 

 

Art.44 – Capi Unità

 

I Capi Unità dirigono le Unità, ne sono i responsabili ed assicurano la continuità pedagogica.

 

I Capi Unità vengono nominati dal Capo Scout, su proposta della Comunità Capi e sentiti i pareri del Consiglio Direttivo, del Commissario alle Branche e del Capo Gruppo e del Commissario alla Formazione Capi.

 

 

 

Art.45 – Commissario di Gestione, nomina e compiti

 

Il Capo Scout, sentito il parere del Consiglio Direttivo ha la facoltà di nominare e, successivamente revocare un Commissario di Gestione per la costituzione di un nuovo Gruppo o per garantire la gestione di un gruppo con Capo Gruppo dimissionario, per la conduzione temporanea di Gruppi in difficoltà.

 

A lui competono tutti gli obblighi e le facoltà del Capo Gruppo, in particolare dovrà indire entro un anno solare le elezioni per il nuovo Consiglio dei Genitori che dovrà essere riconosciuto dal Consiglio Direttivo.

 

Con  la  nomina  di  un  Commissario di  Gestione decadono automaticamente tutti  i  Rappresentanti dei

Genitori eletti nel precedente Consiglio dei Genitori.

 

 

 

Art.46 – Rapporto Gruppo ‐ Associazione

 

Ogni Gruppo risponde   al Consiglio Direttivo in merito ai programmi, l’organizzazione e l’indirizzo pedagogico. Pur essendo patrimonialmente ed amministrativamente autonomo nei riguardi dell’Associazione, su semplice richiesta del Consiglio Direttivo dovrà sottoporre i registri della contabilità ed il rendiconto annuale al controllo del Tesoriere Generale e dei due Revisori dei Conti che, previo esame di legittimità, li potranno approvare o comunicheranno al Consiglio di Gruppo le eventuali irregolarità riscontrate per le opportune misure.

 

In caso di cessazione dell’attività del Gruppo le attrezzature, i beni di varia natura e gli eventuali risparmi dovranno essere messi a disposizione dell’Associazione.

 

 

TITOLO QUINTO: IL PATRIMONIO

 

 

Art. 47 – Finalità Economica

 

L’Associazione non ha fini di lucro.

 

 

 

Art.48 ‐ Patrimonio

 

Il patrimonio dell’Associazione è costituito dalle quote sociali, dalle eventuali offerte, contributi o legati da parte di Soci o di terzi, attrezzature, beni di varia natura e gli eventuali risparmi in possesso dei vari gruppi. Le quote sociali sono intrasmissibili se non per mortis causa e non possono essere rivalutate.

 

In caso di scioglimento dell’Associazione Veneta Scout Cattolici, vige l’obbligo di devolvere il patrimonio ad altra associazione scout. Durante la vita dell’A.V.S.C. viene fatto divieto di distribuire, anche indirettamente, utili o avanzi di gestione, nonché fondi, riserve, o capitale, salvo che la destinazione o la distribuzione non vengano imposte dalla legge.

 

E’ fatto obbligo di reinvestire l’eventuale avanzo di gestione a favore delle attività svolte dall’Associazione.

 

 

 

Art.49 – Gratuità delle prestazioni

 

L’opera e le eventuali prestazioni dei Soci nei confronti dell’Associazione devono essere intese a titolo gratuito.

 

 

 

Art.50 – Quote Associative

 

Le quote associative vengono stabilite annualmente dal Consiglio Direttivo e possono essere aumentate dai Gruppi, tenendo conto delle loro esigenze locali, ma rispettando i limiti imposti dal Consiglio Direttivo. Entro il mese di novembre dovranno essere completate le operazioni di tesseramento con il versamento delle quote e la consegna delle domande di iscrizione o rinnovo seguendo le formalità comunicate dal Consiglio Direttivo.

 

 

 

Art.51‐ Rendiconto

 

Entro Dicembre il Tesoriere Generale redige il rendiconto economico e finanziario che verrà approvato dall’Assemblea Generale ex artt.22 e 24 del presente Statuto.

 

La documentazione contabile deve essere conservata, a cura del Tesoriere Generale, per tre anni.

 

 

TITOLO SESTO: DISPOSIZIONI VARIE

 

 

 

Art.52‐ Riconoscimenti

 

Sono previste, con le modalità riportate nel Regolamento Educativo, i seguenti riconoscimenti Scout per

Soci e per terzi.

 

Per i Soci:

    Encomio

    Encomio solenne

    Medaglia al merito Scout

 

 

 

Per i terzi:

    Diploma di benemerenza

 

 

 

Art.53 – Anno Scout

 

L’anno Scout inizia il giorno 1 Ottobre di ogni anno e termina il giorno 30 Settembre dell’anno successivo.

 

 

 

Art.54– Scioglimento Associazione

 

Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea generale, con il quorum previsto all’Art. 25, la quale provvede alla nomina di uno o più liquidatori.

 

 

 

Art.55 ‐ Riferimenti

 

Per quanto non è espressamente previsto nel presente statuto si deve fare riferimento ai regolamenti associativi (per le disposizioni a carattere tecnico) ed alla vigente normativa in tema di associazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Statuto approvato in Padova il 31 maggio 2013 dall’Assemblea Generale appositamente convocata e registrato presso l’Agenzia delle Entrate di Padova il 27 giugno 2013 al n. Reg 6187

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