Carissimi,
è passato circa un mese da quando abbiamo dovuto annullare il nostro grande evento del Thinking Day.
La nostra esistenza era variata in attimo, nel giro di qualche ora è stata totalmente scompaginata, come le pagine di un libro senza copertina caduto per terra.
Non era mai successo prima che lo scoutismo italiano si fermasse, nemmeno al tempo del fascismo, quando Mussolini sciolse le attività scout, come abbiamo potuto vedere nel film “Aquile randagie”, ma il nostro senso civico, la nostra promessa, ci impone di rispettare le regole, pur cercando di essere Comunità anche in questa particolare situazione. Ad un metro di distanza si possono fare tante cose.
Ogni Comunità Capi, nella propria autonomia decisionale e sempre sul pezzo (non hanno mai smesso di fare riunioni in videoconferenza), sta mettendo in atto delle attività “diverse” che il mondo Web ci permette di sperimentare, questa volta in modo costruttivo.
E’giunto il momento di rimboccarsi le maniche! Nel tempo che ci viene imposta la lontananza fisica, facciamo vedere che lo spirito scout ci fa sentire comunque vicini con il cuore e con la testa.
Pensando ai nostri Castorini/e, Lupetti/e, Esploratori/trici, Rover e Scolte, bisognosi di incontrarsi ed incontrarci in questo tempo di isolamento sociale, ci dona speranza sapere di contare sulla creatività e sull’abilità che lo scoutismo ci ha insegnato. Grazie a questa tradizione educativa, i nostri Capi sapranno trovare le modalità più opportune per continuare a vivere come una Comunità, cercando di impedire la disgregazione del tessuto sociale, facendoci trovare pronti con cortesia e gentilezza sapendo che ognuno di noi ha bisogno dell’altro. Affinché questo si realizzi, faremo tutto il possibile perché prevalga la speranza sulla disperazione.
Forse passerà un po’ di tempo prima di tornare alla normalità, ma la nostra Comunità scout lo potrà fare bene e in fretta, se riusciremo a mantenere vivo il fuoco anche a distanza.
Anche noi “adulti” (genitori e capi) dovremmo reinventarci per trasformare la solidarietà che prima del 22 febbraio, in silenzio, eravamo abituati a svolgere. Ebbene, grazie alla passione sociale che caratterizza la nostra Associazione, affrontiamo questo periodo di emergenza in modo differente da prima: VICINI DA LONTANO SI PUO’.
Iniziamo dalle forme di volontariato a Km zero, come fare la spesa per l’anziano vicino di casa, ricordando però la necessità primaria di rispettare sempre le precauzioni igienico-sanitarie e comportamentali, mantenendo uno spirito collaborativo verso le autorità e la comunità, senza eroismi.
Ciascuno di noi sa come fare. Basta una telefonata per un saluto, una buona parola, per chiedere se c’è bisogno d’aiuto.
In questi momenti, tra molte persone, non solo anziani, può aumentare il senso di solitudine e di disagio, facciamo sentire loro la nostra presenza positiva.
E’ tempo di mettere in pratica la parola tanto usata nello scoutismo “fratellanza”.
Da giorni stiamo pensando ad un possibile coinvolgimento esteso a tutti i nostri associati adulti per non muoversi in forma singola ma per il tramite di organizzazioni strutturate, seguendo le indicazioni impartite dalla Prefettura di Padova. Chi sarà disponibile è invitato a contattare personalmente il coordinatore di Co.Ca. per i capi e il proprio Capogruppo per quanto riguarda i genitori.
Per concludere, faremo tutto il possibile per continuare a far sperare e ad immaginare “ciò che splende dietro le nuvole più nere”, “buttando il cuore oltre l’ostacolo”!
Stiamo sereni e guardiamo avanti con fiducia, orgogliosi di essere cittadini di un Paese meraviglioso.
PASSERA’ e sarà una festa!
La Capo Scout AVSC
Susanna Paluan