Luce della Pace da Betlemme

In attesa che la Luce della Pace da Betlemme venga distribuita oggi 16 dicembre 2023 riproponiamo il video creato ben 15 anni fa che raggruppa un messaggio di pace che abbiamo chiesto ai gruppi scout nel mondo che siamo riusciti a contattare. Con nostra sorpresa ci sono arrivati moltissimi contributi da tutti i continenti, dall’estremo nord della Russia al Madagascar passando per il Giappone, Australia, Stati Unici, Messico, Tasmania e moltissimi altri.
Buona visione

Corso Capi e Vice Capi Pattuglia 2023

Il 28 e 29 ottobre è stato un weekend indimenticabile a Ponte San Nicolò in cui ha avuto luogo il Corso Capi e Vice Capi Pattuglia! 🌟

Tra chiacchierate, riflessioni e condivisione, ci siamo chiesti come diventare dei Capi e Vice sempre preparati.
Ma quello che rende questa occasione davvero unica è l’opportunità di incontrare Capi e Vice di ogni gruppo dell’Associazione. È stato incredibile vivere la diversità delle esperienze e delle prospettive, il tutto imparando qualcosa di nuovo insieme.

ROUTE CLAN TORRE PADOVA 2 VALLE D’AOSTA 2023

Che quest’anno sarebbe stato il turno di un campo di cammino lo sapevamo tutti!

Sapevamo anche che doveva svolgersi vicino, qui in Italia magari…ma doveva assolutamente essere in una regione in cui non avevamo mai messo piede prima e doveva essere fisicamente e mentalmente sfidante per il CLAN, in una parola: un’avventura.

La scelta è stata sorprendentemente veloce e unanime, guardando la cartina lì sull’angolo in alto, quasi non la notavamo: Valle D’Aosta.

Strano a dirsi, ma nessuno di noi c’era mai stato e a guardare i percorsi che la regione offriva ci colse subito un grande entusiasmo. Il nostro programma, d’altra parte, era intenso: percorrere in sei giorni il tratto dell’alta via 1 della Valle d’Aosta, che parte da Gressoney Saint Jean e termina a Oyace.  Un sentiero meraviglioso che ci avrebbe condotto alle radici del Monte Rosa, poi su, sempre più su, al cospetto delle grandi montagne delle Alpi, dal maestoso Monte Bianco al Cervino.

Ora, come ogni campo scout che si rispetti, non potevano mancare anche le brutte notizie: nubifragi più o meno casuali in giro per l’Italia e addirittura, una settimana prima della nostra partenza, i giornali riportavano che due dei comuni che avremmo dovuto attraversare erano state colpite da rovinose frane. Con queste premesse, capite che i timori erano tanti! Sapevamo delle difficoltà e dei pericoli che ci attendevano e ci preparavamo al peggio; dopo tutto “non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento”.

Quello che non sapevamo, e che non potevamo sapere, è che sarebbe stato un campo incredibilmente bello!

 E come il buon giorno si vede dal mattino, così il buon campo si vede dal primo giorno di cammino. Dopo 1400m di dislivello positivo con 15kg sulle spalle, arriviamo stanchi, al tramonto in cima a Col Pinter (2777m). Sembrava di essere in Paradiso: appena superato il colle vediamo 5/6 stambecchi, 2 laghetti (laghi Pinter), il monte Rosa, il Cervino e il Monte Bianco in lontananza, il tutto sotto la luce ambrata del sole in tramonto. Una visione che ipnotizzò anima e corpo. La prima reazione: silenzio e stupore. Un non so ché di spirituale ci pervase così profondamente da lasciarci tutti lì, attoniti e storditi dalla meraviglia.

Un sentimento strano, da una parte eri l’eroe che aveva vinto la fatica e dall’altra quel piccolissimo essere insignificante immerso in un così vasto mare di roccia.

Vi invitiamo ora a compiere un esercizio mentale che potrà aiutarvi ad assaporare un pizzico di scautismo vissuto da noi in questa indimenticabile route: fuggite con la fantasia per un attimo dalle vostre impegnate e frenetiche vite, riducetevi in una condizione tale per cui le vostre priorità sono solo bere, mangiare e dormire. Immaginatevi di svegliarvi alla prima luce, di lavarvi i denti in un torrente gelido e fare poi il bagno in un laghetto altrettanto freddo. Asciugatevi al sole e penetratevi di esso come una pianta. Respirate l’aria fresca, piena di grandi spazzi e di ventilata libertà. Non pensate a nulla (o a tutto) guardando quel mondo che siete e in cui siete.

Questa è, cari lettori e lettrici, una perfetta fusione panica con la natura!

Ahimè oggi queste esperienze sono più uniche che rare e posso dirmi più che orgoglioso di averle vissute. Aggiungiamo poi una strepitosa compagnia con cui intrattenersi in serie ed importanti discussioni, un meteo che ci ha graziato e una calorosa accoglienza di tutte quelle persone che ci hanno aiutato.

Ecco ora tutti gli ingredienti per un campo perfetto!

Bello perché tutte le giornate sono state belle, ci svegliavamo col sole e andavamo a letto con le stelle.

Bello perché i paesaggi erano belli, magnifici e la consapevolezza di esserceli guadagnati col sudore aumentava la percezione di questo bello.

Bello perché abbiamo avuto la possibilità di mostrare la bellezza di essere scout a un gruppo di ragazzi. Sempre il primo giorno, arrivati a Col Pinter, tiriamo fuori la chitarra e ci mettiamo a cantare. Un gruppo di tre ragazzi, che come noi ha deciso di montare le tende a quelle altezze, incuriosito si avvicina e si unisce nel canto e nelle chicchere.

Bello perché abbiamo capito che i limiti possono essere superati, se accompagnati da volontà e preparazione (e un po’ di fortuna).

Bello perché abbiamo capito cosa intendesse Baden Powell quando dice: “Quando la strada non c’è inventala”. Il campo si doveva concludere a Oyace, ma abbiamo deciso di accorciare il percorso per evitare l’infortunio di alcuni di noi. Così, ci siamo reinventati (nel senso che non era programmato) un servizio a Valtournenche per un’associazione chiamata O.A.S.I. e che ci ha accolti gli ultimi due giorni.

Bello perché non ce lo aspettavamo così bello!

Ripensando a questo campo ci viene in mente una frase di un telecronista Sportivo, l’Avv. Federico Buffa:” Se fosse tutto chiaro fin dall’inizio, Van Gogh, almeno un quadro l’avrebbe venduto…”.

Campo Estivo del Reparto Torre Padova 2

presso Malga Ime, Ferrara di Monte Baldo (VR)

E anche quest’anno è finito un altro campo, lasciando in noi ricordi indelebili.

Se dovessi descriverlo con poche parole direi freddo, mucche ed emozioni.

La partenza è stata sfortunata per una delle tre pattuglie: era rimasto indietro un pezzo di tenda!

I giorni successivi sono stati freddissimi ma non ci siamo fatti mancare d’animo e cel’abbiamo fatta, montando cucine, docce e alzabandiera.

Il tema era “I promessi sposi” e noi siamo passati da essere pattuglie a combriccole di bravi che dovevano conquistare Lucia.

Dopo un paio di giorni è arrivato lui, L’HIKE, escursione in cui si passa una notte soli in pattuglia. In tutta sincerità, li abbiamo un po’ inventati ma arrivando comunque al nostro obiettivo. I momenti più belli si passano sicuramente lì, fra le cime ad osservare le stelle e a scherzare tutti insieme, a mangiare risotti scotti mentre altri scout in zona, cucinano salsicce.

Tornati al campo base, è arrivato anche il caldo! Finalmente abbiamo potuto godere di giorni di sole e docce calde… quando non scoppiavano i tubi per la troppa pressione!!!

Abbiamo passato gli ultimi giorni con un po’ nostalgia ma ricordandoci sempre quanto questi momenti ti migliorino la vita. Ogni campo ha le proprie difficoltà ma non saranno mai pari alla bellezza di cantare tutti insieme davanti al fuoco, sentendoci un’unica grande,anzi grandissima famiglia: gli scout.

Campo Estivo di Reparto Padova 1 e Padova 3

I Popoli Liberi sono stati convocati dai grandi saggi del Bianco Consiglio: un gruppo di orchi, infatti, ha causato fin troppa confusione e trambusto e si rende necessario un intervento per cacciarli definitivamente dalla Terra di Mezzo.
Elfi, Dunedain, Hobbit e Nani hanno combattuto con coraggio anche davanti anche alle più dure difficoltà e sorprese nell’oscura landa di Isengard…

Quest’estate i Reparti Padova 1 e Padova 3 hanno esplorato le terre lontane di Demonte (CN).
Tredici giorni di grandi avventure, docce nel torrente, lupi dispersi, grandine e sveglie nel bel mezzo della notte per giocare. Tutto affrontato sempre insieme con il sorriso e in mezzo a tanti amici e amiche.

Un grazie di cuore ai-lle ragazzi-e e alle Staff.
Mille altri di questi campi!

https://instagram.com/padova3avsc

https://instagram.com/padova_1_avsc

Presto ci riabbracceremo ancora.

La comunità, la fratellanza e la famiglia felice sono valori cardine dell’essere scout. Questi stessi principi, oggi, ci obbligano a stare lontani gli uni dagli altri per tornare al più presto a gioire insieme di un affettuoso abbraccio.

Otto anni fa il clan di Torre fece l’esperimento “Free Hugs” in centro a Padova. Guardandolo adesso prende un significato ancora più intenso.

primavera 2012

Non era mai successo prima…

Carissimi,

è passato circa un mese da quando abbiamo dovuto annullare il nostro grande evento del Thinking Day.
La nostra esistenza era variata in attimo, nel giro di qualche ora è stata totalmente scompaginata, come le pagine di un libro senza copertina caduto per terra.
Non era mai successo prima che lo scoutismo italiano si fermasse, nemmeno al tempo del fascismo, quando Mussolini sciolse le attività scout, come abbiamo potuto vedere nel film “Aquile randagie”, ma il nostro senso civico, la nostra promessa, ci impone di rispettare le regole, pur cercando di essere Comunità anche in questa particolare situazione. Ad un metro di distanza si possono fare tante cose.

Ogni Comunità Capi, nella propria autonomia decisionale e sempre sul pezzo (non hanno mai smesso di fare riunioni in videoconferenza), sta mettendo in atto delle attività “diverse” che il mondo Web ci permette di sperimentare, questa volta in modo costruttivo.

E’giunto il momento di rimboccarsi le maniche! Nel tempo che ci viene imposta la lontananza fisica, facciamo vedere che lo spirito scout ci fa sentire comunque vicini con il cuore e con la testa.
Pensando ai nostri Castorini/e, Lupetti/e, Esploratori/trici, Rover e Scolte, bisognosi di incontrarsi ed incontrarci in questo tempo di isolamento sociale, ci dona speranza sapere di contare sulla creatività e sull’abilità che lo scoutismo ci ha insegnato. Grazie a questa tradizione educativa, i nostri Capi sapranno trovare le modalità più opportune per continuare a vivere come una Comunità, cercando di impedire la disgregazione del tessuto sociale, facendoci trovare pronti con cortesia e gentilezza sapendo che ognuno di noi ha bisogno dell’altro. Affinché questo si realizzi, faremo tutto il possibile perché prevalga la speranza sulla disperazione.

Forse passerà un po’ di tempo prima di tornare alla normalità, ma la nostra Comunità scout lo potrà fare bene e in fretta, se riusciremo a mantenere vivo il fuoco anche a distanza.

Anche noi “adulti” (genitori e capi) dovremmo reinventarci per trasformare la solidarietà che prima del 22 febbraio, in silenzio, eravamo abituati a svolgere. Ebbene, grazie alla passione sociale che caratterizza la nostra Associazione, affrontiamo questo periodo di emergenza in modo differente da prima: VICINI DA LONTANO SI PUO’.

Iniziamo dalle forme di volontariato a Km zero, come fare la spesa per l’anziano vicino di casa, ricordando però la necessità primaria di rispettare sempre le precauzioni igienico-sanitarie e comportamentali, mantenendo uno spirito collaborativo verso le autorità e la comunità, senza eroismi.

Ciascuno di noi sa come fare. Basta una telefonata per un saluto, una buona parola, per chiedere se c’è bisogno d’aiuto.
In questi momenti, tra molte persone, non solo anziani, può aumentare il senso di solitudine e di disagio, facciamo sentire loro la nostra presenza positiva.

E’ tempo di mettere in pratica la parola tanto usata nello scoutismo “fratellanza”.

Da giorni stiamo pensando ad un possibile coinvolgimento esteso a tutti i nostri associati adulti per non muoversi in forma singola ma per il tramite di organizzazioni strutturate, seguendo le indicazioni impartite dalla Prefettura di Padova. Chi sarà disponibile è invitato a contattare personalmente il coordinatore di Co.Ca. per i capi e il proprio Capogruppo per quanto riguarda i genitori.

Per concludere, faremo tutto il possibile per continuare a far sperare e ad immaginare “ciò che splende dietro le nuvole più nere”, “buttando il cuore oltre lostacolo!
Stiamo sereni e guardiamo avanti con fiducia, orgogliosi di essere cittadini di un Paese meraviglioso.

PASSERA’ e sarà una festa!

La Capo Scout AVSC
Susanna Paluan