ROUTE CLAN TORRE PADOVA 2 VALLE D’AOSTA 2023

Che quest’anno sarebbe stato il turno di un campo di cammino lo sapevamo tutti!

Sapevamo anche che doveva svolgersi vicino, qui in Italia magari…ma doveva assolutamente essere in una regione in cui non avevamo mai messo piede prima e doveva essere fisicamente e mentalmente sfidante per il CLAN, in una parola: un’avventura.

La scelta è stata sorprendentemente veloce e unanime, guardando la cartina lì sull’angolo in alto, quasi non la notavamo: Valle D’Aosta.

Strano a dirsi, ma nessuno di noi c’era mai stato e a guardare i percorsi che la regione offriva ci colse subito un grande entusiasmo. Il nostro programma, d’altra parte, era intenso: percorrere in sei giorni il tratto dell’alta via 1 della Valle d’Aosta, che parte da Gressoney Saint Jean e termina a Oyace.  Un sentiero meraviglioso che ci avrebbe condotto alle radici del Monte Rosa, poi su, sempre più su, al cospetto delle grandi montagne delle Alpi, dal maestoso Monte Bianco al Cervino.

Ora, come ogni campo scout che si rispetti, non potevano mancare anche le brutte notizie: nubifragi più o meno casuali in giro per l’Italia e addirittura, una settimana prima della nostra partenza, i giornali riportavano che due dei comuni che avremmo dovuto attraversare erano state colpite da rovinose frane. Con queste premesse, capite che i timori erano tanti! Sapevamo delle difficoltà e dei pericoli che ci attendevano e ci preparavamo al peggio; dopo tutto “non esiste buono o cattivo tempo, ma buono o cattivo equipaggiamento”.

Quello che non sapevamo, e che non potevamo sapere, è che sarebbe stato un campo incredibilmente bello!

 E come il buon giorno si vede dal mattino, così il buon campo si vede dal primo giorno di cammino. Dopo 1400m di dislivello positivo con 15kg sulle spalle, arriviamo stanchi, al tramonto in cima a Col Pinter (2777m). Sembrava di essere in Paradiso: appena superato il colle vediamo 5/6 stambecchi, 2 laghetti (laghi Pinter), il monte Rosa, il Cervino e il Monte Bianco in lontananza, il tutto sotto la luce ambrata del sole in tramonto. Una visione che ipnotizzò anima e corpo. La prima reazione: silenzio e stupore. Un non so ché di spirituale ci pervase così profondamente da lasciarci tutti lì, attoniti e storditi dalla meraviglia.

Un sentimento strano, da una parte eri l’eroe che aveva vinto la fatica e dall’altra quel piccolissimo essere insignificante immerso in un così vasto mare di roccia.

Vi invitiamo ora a compiere un esercizio mentale che potrà aiutarvi ad assaporare un pizzico di scautismo vissuto da noi in questa indimenticabile route: fuggite con la fantasia per un attimo dalle vostre impegnate e frenetiche vite, riducetevi in una condizione tale per cui le vostre priorità sono solo bere, mangiare e dormire. Immaginatevi di svegliarvi alla prima luce, di lavarvi i denti in un torrente gelido e fare poi il bagno in un laghetto altrettanto freddo. Asciugatevi al sole e penetratevi di esso come una pianta. Respirate l’aria fresca, piena di grandi spazzi e di ventilata libertà. Non pensate a nulla (o a tutto) guardando quel mondo che siete e in cui siete.

Questa è, cari lettori e lettrici, una perfetta fusione panica con la natura!

Ahimè oggi queste esperienze sono più uniche che rare e posso dirmi più che orgoglioso di averle vissute. Aggiungiamo poi una strepitosa compagnia con cui intrattenersi in serie ed importanti discussioni, un meteo che ci ha graziato e una calorosa accoglienza di tutte quelle persone che ci hanno aiutato.

Ecco ora tutti gli ingredienti per un campo perfetto!

Bello perché tutte le giornate sono state belle, ci svegliavamo col sole e andavamo a letto con le stelle.

Bello perché i paesaggi erano belli, magnifici e la consapevolezza di esserceli guadagnati col sudore aumentava la percezione di questo bello.

Bello perché abbiamo avuto la possibilità di mostrare la bellezza di essere scout a un gruppo di ragazzi. Sempre il primo giorno, arrivati a Col Pinter, tiriamo fuori la chitarra e ci mettiamo a cantare. Un gruppo di tre ragazzi, che come noi ha deciso di montare le tende a quelle altezze, incuriosito si avvicina e si unisce nel canto e nelle chicchere.

Bello perché abbiamo capito che i limiti possono essere superati, se accompagnati da volontà e preparazione (e un po’ di fortuna).

Bello perché abbiamo capito cosa intendesse Baden Powell quando dice: “Quando la strada non c’è inventala”. Il campo si doveva concludere a Oyace, ma abbiamo deciso di accorciare il percorso per evitare l’infortunio di alcuni di noi. Così, ci siamo reinventati (nel senso che non era programmato) un servizio a Valtournenche per un’associazione chiamata O.A.S.I. e che ci ha accolti gli ultimi due giorni.

Bello perché non ce lo aspettavamo così bello!

Ripensando a questo campo ci viene in mente una frase di un telecronista Sportivo, l’Avv. Federico Buffa:” Se fosse tutto chiaro fin dall’inizio, Van Gogh, almeno un quadro l’avrebbe venduto…”.

Campo Estivo del Reparto Torre Padova 2

presso Malga Ime, Ferrara di Monte Baldo (VR)

E anche quest’anno è finito un altro campo, lasciando in noi ricordi indelebili.

Se dovessi descriverlo con poche parole direi freddo, mucche ed emozioni.

La partenza è stata sfortunata per una delle tre pattuglie: era rimasto indietro un pezzo di tenda!

I giorni successivi sono stati freddissimi ma non ci siamo fatti mancare d’animo e cel’abbiamo fatta, montando cucine, docce e alzabandiera.

Il tema era “I promessi sposi” e noi siamo passati da essere pattuglie a combriccole di bravi che dovevano conquistare Lucia.

Dopo un paio di giorni è arrivato lui, L’HIKE, escursione in cui si passa una notte soli in pattuglia. In tutta sincerità, li abbiamo un po’ inventati ma arrivando comunque al nostro obiettivo. I momenti più belli si passano sicuramente lì, fra le cime ad osservare le stelle e a scherzare tutti insieme, a mangiare risotti scotti mentre altri scout in zona, cucinano salsicce.

Tornati al campo base, è arrivato anche il caldo! Finalmente abbiamo potuto godere di giorni di sole e docce calde… quando non scoppiavano i tubi per la troppa pressione!!!

Abbiamo passato gli ultimi giorni con un po’ nostalgia ma ricordandoci sempre quanto questi momenti ti migliorino la vita. Ogni campo ha le proprie difficoltà ma non saranno mai pari alla bellezza di cantare tutti insieme davanti al fuoco, sentendoci un’unica grande,anzi grandissima famiglia: gli scout.

Campo Estivo di Reparto Padova 1 e Padova 3

I Popoli Liberi sono stati convocati dai grandi saggi del Bianco Consiglio: un gruppo di orchi, infatti, ha causato fin troppa confusione e trambusto e si rende necessario un intervento per cacciarli definitivamente dalla Terra di Mezzo.
Elfi, Dunedain, Hobbit e Nani hanno combattuto con coraggio anche davanti anche alle più dure difficoltà e sorprese nell’oscura landa di Isengard…

Quest’estate i Reparti Padova 1 e Padova 3 hanno esplorato le terre lontane di Demonte (CN).
Tredici giorni di grandi avventure, docce nel torrente, lupi dispersi, grandine e sveglie nel bel mezzo della notte per giocare. Tutto affrontato sempre insieme con il sorriso e in mezzo a tanti amici e amiche.

Un grazie di cuore ai-lle ragazzi-e e alle Staff.
Mille altri di questi campi!

https://instagram.com/padova3avsc

https://instagram.com/padova_1_avsc

Campo Cometa 2016

è giunto al termine anche quest’anno il campo cometa e devo dire, che come partecipante è stata un’occasione per imparare molto da chi aveva già un po’ di esperienza. occasione anche di confronto e scoperta, e in un certo senso riscoperta di quei legami e di quello spirito ricco di entusiasmo che è parte della vita Scout.

La nostra formazione non è una cosa che possiamo delegare ad altri; è compito nostro essere capaci di guardasi attorno e predisporre un piano di miglioramento.

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Nuovo progetto tutto da ascoltare: Raccontiamoci!

Ecco a voi il primo esperimento tutto da ascoltare!
Abbiamo iniziato lo scorso San Giorgio Clan a Venezia utilizzando le foto ed i commenti postati attraverso Tumblr per raccontare la nostra uscita.
Ora vogliamo continuare raccontando i nostri campi estivi!

Proviamo ad usare solo la voce.
E’ un po’ retrò, lo sappiamo, ma probabilmente è quello che mancava.
Per distribuire l’audio abbiamo utilizzato una piattaforma gratuita ma molto duttile SoundCloud.

SoundCloud permette l’ascolto in molteplici modalità:

  • direttamente da questo post, cliccando il PLAY arancione qui sotto
  • dal sito di SoundCloud
  • dallo smartphone/tablet attraverso l’app SoundCloud
  • oppure sempre dallo smartphone/tablet utilizzando il browser interno andando sul sito SoundCloud

I vantaggi dell’occupare solo uno dei 5 sensi, l’udito, permette di ascoltare questi contenuti facendo altro, magari in auto attraverso l’autoradio, o in treno/autobus attraverso il cell, sul pc leggendo le mail e così via.

Attendiamo feedback, consigli e critiche rispetto a quest’iniziativa direttamente a questo indirizzo raccontiamoci@avsc.it

Route sulla Translagorai Pd1 <--> Pd2

Route sulla Translagorai…

Quest’anno il clan del Padova 1 e Padova 2 hanno affrontato il Translagorai durante il campo mobile. Il clan Millepiedi (Pd1) lo ha affrontato da Passo Rolle verso Passo Manghen mentre il clan Macchè (Pd2) nella direzione opposta da Panarotta verso il Manghen.

Vi riporto qualche foto e un video (non visibile dai dispositivi mobili) delle 2 route!
Racconti e episodi dei campi sui commenti!

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[LiveBlogCampi2012] Campo Branco Padova1, Padova 3

I branchi del Pd1 e Pd3 non hanno cacciato nella giungla ma bensì ad  Hogwarts, completamente immersi nelle avventure di Henry Potter.

Ogni cosa, luogo, oggetto e personaggio era perfettamente inserito nel mondo magico del maghetto.

Davvero ben fatto!

Alberto Santin

[LiveBlogCampi2012] Campo Branco Valdobbiadene

Il Branco del Valdobbiadene 1 sta trascorrendo le vacanze di branco in Val Canzioi, alla ricerca della città ideale del popolo AINU.

Ambientazione originale e ben studiata, lupetti sereni. Oltre ad Akela e Bagheera i lupetti hanno goduto della presenza di Baloo (Don Antonio) per tutto il campo.

Alberto Santin